Quando gli e-sports pagano più degli sport: 16enne vince 3 milioni alla Fortnite World Cup
Kyle “Bugha” Giersdorf ha 16 anni, ed ha appena vinto 3 milioni di dollari come primo classificato alla finale mondiale individuale di Fortnite, a cui hanno partecipato qualcosa come 40 milioni di giocatori in tutto il mondo, ridotti a 100 unità nello scontro decisivo – è una notizia che avrete già letto in mille salse, dato che ha fatto subito il giro del mondo.
Ora cerchiamo di capire per quale motivo sta avendo tanta risonanza mediatica, e lo facciamo prendendo a confronto due sport tradizionali come il tennis ed il golf. Volete sapere quale è stato il premio che ha ricevuto Novak Djokovic per aver vinto Wimbledon, il torneo di tennis più famoso al mondo? 2,25 milioni di sterline, pari circa poco meno di 3 milioni di dollari statunitensi.
E invece Tiger Woods, quanto ha portato a casa dopo aver trionfato al The Masters (uno dei quattro grandi tornei di golf)? Appena 2 milioni di dollari. È ovvio che siamo in un punto di svolta, un punto in cui i giochi virtuali – cosiddetti e-sports – richiamano più spettatori, più media e, di conseguenza, più introiti. Non siamo più di fronte ad un fenomeno per ragazzini, quanto ad una vera e propria macchina da soldi. Siete ancora sicuri di non voler comprare la prossima PS5 a vostro figlio?!