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Il progetto «Larioland» è nato dall’idea del 27enne Andrea Rotta e punta ad attirare turisti nella zona del Lario con una nuova attrazione: una vettura che sfrutta una tecnologia nata in Germania negli anni ‘60 e permette di fare un giro direttamente «dentro» al lago.

 

Immaginate di aver noleggiato una decappottabile rossa per fare una gita sulle rive del lago di Como. Fa caldo, l’acqua chiama ed è a poche decine di metri da voi. Perché non farci un bagno? O meglio ancora, perché non entrarci direttamente con la macchina? Non è per tutti i veicoli, ma con quella Amphicar rossa si può fare. Sembra bizzarro ma Larioland, la prima attività in Europa che noleggia veicoli anfibi, è una realtà che sta per nascere. Dietro ci sono l’idea e il volto di Andrea Rotta, ventisettenne di Galbiate, comune a pochi chilometri da Lecco. «È una scommessa che nasce da un viaggio di lavoro e la voglia di valorizzare il mio territorio, a cui sono molto affezionato», spiega Rotta.

 

«Ad agosto dell’anno scorso sono andato a Boston per lavoro. Sono rimasto affascinato dai pullman anfibi che fanno fare il giro della città, compresa la navigazione del fiume. Mi sono chiesto “perché non farlo anche da noi?”», ricorda Rotta. Negli Stati Uniti li chiamano Duck Tour e sono autobus che uniscono due grandi classici turistici: tour cittadino e navigazione in battello. Un pullman però non si sarebbe adattato bene alle caratteristiche della zona del Lario. Rotta, appassionato di kitesurf e di mountain bike, non si è dato per vinto e ha trovato una valida alternativa: «Navigando in rete ho scoperto l’esistenza delle Amphicar e ho deciso di acquistarne una da un collezionista di Dusseldorf».

 

Le automobili anfibie non sono un’invenzione dei giorni nostri. Prodotte in Germania tra il 1960 e il 1966, di Amphicar 770 ne esistono poco più di 3.800 esemplari in tutto il mondo. Sono più conosciute e diffuse negli Stati Uniti, mentre in Europa si stima che ce ne siano poco più di un centinaio, la maggior parte possedute da collezionisti e appassionati di automobili.

 

Come è possibile che le Amphicar riescano a navigare? L’auto combina la trasmissione delle ruote alla propulsione di due eliche, garantendo la spinta sia su terra ferma che in acqua. Compito delle ruote anteriori è di direzionare il veicolo sia sulla terra che in immersione, mentre l’abitacolo è isolato dall’acqua grazie a chiusure impermeabili. Lo scarico è eccezionalmente posizionato sulla carrozzeria, in modo che rimanga costantemente sopra il livello dell’acqua.

 

Come si può intuire anche dal nome, al centro dei desideri di Rotta non c’è solo l’avvio di un’attività redditizia. La speranza è che un’esperienza curiosa possa trasformarsi in un volano per il turismo nella zona del Lario, un territorio diviso tra lago e montagna. Anche per questo motivo sono stati coinvolti i comuni della zona. Il “varo” dell’attività avverrà il 18 maggio, sponsorizzato dal comune di Dervio, ma sono quasi tutti i comuni delle sponde del lago, in particolare quelle del ramo orientale, che offriranno la possibilità di immergersi in acqua al volante della decappottabile rossa. Sulle rive del lago sono presenti diciotto scivoli adatti per entrare in acqua, alcuni di essi sono però posizionati in Ztl. Quasi la totalità dei comuni ha autorizzato l’Amphicar di Larioland ad utilizzare gli scivoli. «Una volta prenotati sul sito internet i clienti potranno ritirare l’auto in qualsiasi punto desiderato. Ci sarà sempre presente qualcuno che spiegherà il funzionamento e rimarrà a bordo per ogni evenienza», spiega Rotta.